Approfondimento – Percorso Raccontami
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Il Seicento
Il Seicento
La comunità di Costigliole dovette affrontare parecchie difficoltà nella prima metà del Seicento. L’Astigiano fu infatti uno dei principali teatri di scontro delle Guerre di successione di Mantova e del Monferrato che videro contrapporsi gli eserciti delle maggiori potenze europee per il controllo di questi territori, a seguito della crisi dinastica dei Gonzaga. Il duca Carlo Emanuele I di Savoia, intenzionato a estendere il proprio dominio sul Monferrato, si schierò alternativamente con la Francia e la Spagna. I Costigliolesi pagarono in prima persona l’importanza strategica del castello. Molti furono infatti i passaggi di truppe alleate, nemiche, mercenarie, che si avvicendarono nel controllo della fortezza, e il transito di ogni esercito comportava confische e consumo di derrate alimentari, senza contare i danni materiali, le morti ed anche il flagello della peste. Il capoluogo era però ritenuto più sicuro e salubre delle colline circostanti e delle città: è probabilmente per tale ragione che il castello ospitò membri della corte dei Savoia in fuga dall’epidemia che imperversò nel 1630-32 a Torino e Asti.
La seconda parte del Seicento fu invece per Costigliole un periodo di pace e stabilità politica, che consentì alla popolazione di tornare a prosperare.
Questo periodo è ricco di eventi cruciali per il castello: infatti ebbe inizio il processo di trasformazione della fortezza in residenza signorile.
Dagli inizi del secolo la famiglia Verasis si era insediata nella porzione di castello attualmente di proprietà privata; la proprietà degli Asinari fu invece unificata da Ottavio II, nato nel 1625 e deceduto nel 1689. Esponente di spicco della casata, intraprese un’ambiziosa politica di acquisizioni delle parti di edificio e dei connessi diritti feudali di altri rami della famiglia, e diede inoltre avvio alla prima grande stagione di interventi artistici di cui resti ancora oggi una testimonianza visibile.